07/04/2022 - Prot. 94505 - -

Industriando - Musetti S.p.A.
Un’arte, quella del caffè, che non si può improvvisare...


"L’intuizione dei nonni diventata istituzione del mondo del caffé"

“Dina, c’è una cosa che secondo me potrebbe essere il futuro: il caffè”. A pronunciare queste parole – rivolte alla moglie – fu Luigi Musetti. Era il 1934, ben 88 anni fa. A raccontarle ai microfoni di Industriando, nel 2022, è un altro membro della famiglia Musetti: Guido Sicuro, tostatore di caffè di terza generazione e presidente della Musetti SpA. Perché sì, a quella profezia Luigi e Dina credettero davvero.
“Con i soldi della liquidazione da tramviere mio nonno aprì il primo negozio in via Garibaldi a Piacenza”, racconta Guido Musetti. “Dopo la Guerra la domanda in Italia esplose, il caffè fu uno dei simboli del boom economico. L’azienda si sviluppò, i nonni acquisirono un lotto da 3mila metri quadrati in via Sant’Ambrogio e da bottega si passò ad una prima forma di distribuzione strutturata. Nel 2000 ci siamo trasferiti qui a Pontenure”. Piacentini da sempre: “Il Palazzo Gotico lo portiamo nel mondo con le nostre tazzine. I nostri dipendenti sono per la stragrande piacentini e manteniamo forti legami con i nostri poli universitari”.
Un’arte, quella del caffè, che non si può improvvisare: “A volte il palato non risponde a quello che io mi aspetto”, spiega la presidente onoraria Lucia Musetti, madre di Guido. “Questo non perché io sia più brava degli altri, ma perché ho assaggiato altre cose e con altri aromi. La ricerca di qualche prodotto particolare dovrebbe avere, secondo le origini della arabica robusta, specifiche caratteristiche adatte a realizzare caffè monorigine o miscele”.
Per una torrefazione con una forte identità, l’obiettivo è confermare nel tempo il gusto del proprio caffè: “Il nostro team di assaggiatori analizza singoli lotti valutandone tutte le qualità e i difetti, la miscela finale è il risultato della combinazione di diverse varietà”, illustra Salvatore Pesco, responsabile di produzione. “Questa azienda ha un know-how immenso in termini di ricette, sappiamo cioè quali materie utilizzare, per quanto tempo tostarle e a quale temperatura”. La minima variazione di ciascuna di queste variabili infatti può alterare sensibilmente gusto e aroma della miscela.
La sfida per Musetti? Tramandare la cultura del caffè, sia ai consumatori che ai professionisti. “Il caffè è una bevanda che si è sempre bevuta e sempre si berrà, noi abbiamo un processo di alta qualità per realizzarlo”, spiega il direttore generale Paolo Molinaroli. “La nostra sfida oggi è proporlo in maniera innovativa, sfruttando il mondo digitale e la comunicazione, strizzando l’occhio alle nuove generazioni”. All’interno della sede di Musetti, a Pontenure, c’è una vera e propria “sala training”: una sorta di aula scolastica dotata di macchine del caffè per formare i baristi in quello che è “l’ultimo miglio”, dal macinato alla tazzina servita al cliente.
In coda alla puntata il consueto passaggio di testimone, con la consegna della scatola di Industriando: “Al suo interno vorrei lasciare decenni di lavoro, tradizioni, concetti, serietà ed etica che la mia famiglia mi ha insegnato”, dice Guido Musetti. “Trasmettere ai miei figli ciò che è stato realizzato dalle generazioni passate e consegnare un’azienda sana che opera nel rispetto della clientela, dei fornitori e di chi ci lavora”.

 



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Gianmaria Vianova è il responsabile della comunicazione esterna di Confindustria Piacenza.

Segue i rapporti con la stampa e cura i canali social dell’Associazione.

Affianca le aziende associate in attività di promozione e le supporta nella trasmissione di notizie e messaggi verso il pubblico esterno.

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