Immersa in un contesto globale e nazionale ancora travagliato, in cui il peggioramento della situazione sanitaria e politica nel 4° trimestre ha tenuto a freno la marcia verso una ripresa generalizzata, l’industria piacentina nel secondo semestre 2020, rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente, ha tenuto.
I dati dimostrano, infatti, che le imprese del territorio hanno arrestato la frenata causata dall’esplosione dell’emergenza sanitaria e dalle conseguenti misure restrittive sulle attività produttive della scorsa primavera. Una più robusta ripartenza è rimandata a metà 2021, in attesa della definizione dei progetti del Recovery Plan, degli effettivi positivi delle agevolazioni sugli investimenti e della ritrovata, e speriamo duratura, stabilità politica; anche se è tanto importante quanto inutile rilevare come ogni previsione sia condizionata da una efficace e veloce campagna vaccinale.
Questo è, in sintesi, il messaggio che ci consegnano i dati raccolti presso le imprese manifatturiere associate (escluso il settore edile), nella consueta Indagine Congiunturale che confronta l’andamento nel secondo semestre 2020 rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente, oltre che agli investimenti effettuati nel 2020 e previsti per il 2021.